Pane con Stridoli o Strigoli

A marzo spuntano gli Stridoli e non li mettiamo nel pane

Stridoli, nome botanico Silene Vulgaris, sono un erba spontanea che cresce nelle campagne della nostra romagna e non solo. Vengono volgarmente chiamati stridoli perchè se prendi una delle foglioline e la fai scorrere fra le dita si dovrebbe sentire un leggero suono stridente. Legati a questa erba ho dei bellissimi ricordi perchè capitava spesso in questo periodo (marzo) di andare assieme ai miei genitori (Anna e Maurizio) e mio fratello (Enrico) di domenica a raccogliere gli stridoli. Quando se ne trovavano molti mi divertivo parecchio anche se raccoglierli mette a dura prova la schiena e soprattutto la vista perchè riconoscere quelle foglioline in mezzo ai campi incolti dove per fortuna crescono altri mille tipi di erbe non è facile.

La parte migliore di tutto questo veniva quando la sera o il giorno dopo ci si metteva a tavola o come si dice dalle mie parti “mettiamo i piedi sotto la tavola” perchè con gli stridoli mia mamma condiva le tagliatelle (fatte da lei) oppure faceva il ripieno dei crescioni. Il sapore e il gusto degli stridoli mi è sempre piaciuto fin da bambino, è molto delicato e leggermente dolce e si abbina molto bene in cucina soprattutto in maniera semplice. Basta farli saltare in padella con un pò di olio e aglio per avere un ottimo condimento per la pasta o per abbinare ad una buona fetta di pane qualcosa di gustoso, sano, stagionale e locale. Difficile ottenere di più.

Stagionalità. amiamo molto trasformare i regali che la natura ci fa in ogni stagione. Da quando abbiamo sposato questa filosofia cerchiamo di inserire nel pane, nelle focacce e in altri prodotti del nostro forno frutta e verdura di stagione. Da un pò di tempo stiamo cercando di valorizzare anche le erbe spontanee del nostro territorio e gli Stridoli sono una di queste.

Ingredienti per 1kg di pane :

  • 700 gr. di farina (grani antichi)
  • 500 gr. di acqua (meglio se acqua viva, non da bottiglia di plastica)
  • 2 pugni di stridoli
  • 25 gr. lievito madre solido vivo
  • 8 gr. sale

Strumenti utili :

  • ciotola diametro 40cm circa (legno, vetro, plastica, ecc…
  • spatola
  • bilancia
  • cestino per pane diametro 20cm circa
  • strofinaccio
  • le nostre mani
  • tempo
  • passione e amore per ciò che stai facendo

Procedimento:

  1. scioglere dentro la ciotola con le mani il 100% del lievito madre in 1/3 di acqua (il lievito madre deve essere attivo perciò rinfrescato quotidianamente da qualche giorno)
  2. Dopo aver ottenuto un composto tipo pastella e aver sciolto i “grumi” il più possibile aggiungiamo 1/3 della farina, e impastiamo a mano fino ad aver fatto assimilare tutta la farina all’acqua (non importa impastare per ore e con estrema forza)
  3. Mettiamo a riposo questo impasto che possiamo chiamare Biga a temperatura ambiente (18-20 gradi) per circa 18-20 ore chiuso in un contenitore con coperchio o coperto con uno strofinaccio.
  4. Il giorno dopo riprendiamo l’impasto e lo mettiamo dentro la ciotola, aggiungiamo la parte restante di acqua 2/3, sciogliamo il tutto cercando di eliminare i “grumi” il più possibile e aggiungiamo tutti gli stridoli dopo averli lavati.
  5. Dopo aver ottenuto un composto tipo pastella, aggiungiamo 2/3 della farina e il 100% del sale impastiamo a mano fino ad aver fatto assimilare tutta la farina all’acqua (non importa impastare per ore e con estrema forza) Poi una volta che si è creato un impasto solido possiamo dare qualche piega all’impasto stendendolo delicatamente e ripiegandolo su se stesso cercando di non strapparlo.
  6. lo lasciamo riposare per circa 15 minuti e poi ripetiamo le operazioni di piega.
  7. Mettiamo a riposo questo impasto che è l’impasto definitivo da cui faremo il nostro pane, lo mettiamo coperto a temperatura ambiente meglio se nel posto più caldo di casa o del laboratorio (noi lo mettiamo davanti al forno) per circa 1 ora.
  8. Prendiamo il cestino dove metteremo a riposare per l’ultima volta il nostro pane, mettiamo dentro lo strofinaccio e lo cospargiamo di farina per evitare che l’impasto del pane si appiccichi.
  9. Passata circa l’ora siamo pronti per infornare. Giriamo il pane sul piano che andremo a mettere nel forno e cuociamo per circa 50/55 min a 200/220 gradi. (queste sono indicazioni generali considerando che ognuno di voi a un forno diverso che cuoce in maniera differente)
  10. sforniamo e prima di tagliare e assaggiare aspettiamo che il pane si raffreddi

Per questo pane abbiamo utilizzato come farina per la “biga” farina integrale di grano duro Timilia di Seminiamo, poi abbiamo aggiunto farina semi integrale T1 del Mulino Pransani (Fc).