Storia di come ho avviato questa nuova attività.

Circa tre anni fa il mio amico Filippo, gestore dell’azienda agricola La Lenticchia che si trova a pochi km da Dovadola,) mi chiese di sviluppare insieme un programma di laboratori incentrati sulla trasformazione di alcuni dei suoi prodotti agricoli, all’interno del suo progetto agricolo e agrituristico. Accettai subito, anche perché già da tempo collaboriamo utilizzando alcuni dei cereali che coltiva trasformandoli in pane. Mi era subito sembrata una proposta molto interessante, però dovevo inserire questa attività insieme al resto dei lavori e degli impegni che avevo con il laboratorio. Come spesso accade quando una cosa mi ispira, decisi di provare.

In breve tempo mi ritrovai in una delle sale dell’agriturismo La lenticchia con una dozzina di persone interessate a conoscere ed imparare qualcosa di più sul mondo della panificazione. Una delle cose che mi stupiscono sempre, quando arrivo all’agriturismo di Filippo è lo spettacolo dei campi di grano “antico” a taglia alta che circondano l’aia del casolare; all’ora del tramonto, poi, il colore verde del grano è magnifico. Quella volta, in occasione del primo corso di panificazione, mi avvicinai al campo per vivere appieno la meravigliosa sensazione che avevo percepito. Mi sembrò di buon augurio, per l’avventura che stava per cominciare.

Il primo laboratorio

Già al termine della prima esperienza ho capito che avrei continuato

Il primo laboratorio andò, infatti, molto bene e visto il successo replicammo un altro paio di date; i partecipanti erano molto interessati, contenti e ricettivi. Sono state bellissime esperienze anche per me, hanno rafforzato la mia passione per quello che faccio e che procede insieme al mio mestiere. La condivisione della mia esperienza, delle informazioni e una sollecitazione alla consapevolezza in tema di pane e agricoltura sono evidentemente parte integrante del mio percorso, non casualità.Condividere tutto questo mi lascia sempre molto felice e soddisfatto, e il fatto che i laboratori siano “interattivi” e suscitino sempre molte domande nei partecipanti, mi permette di conoscere e imparare cose nuove, anche di fare ricerca per poter dare informazioni nuove o risposte migliori.

I laboratori sono in continua evoluzione, del resto lo è il mio modo di fare e percepire il pane e lo sono tutti gli esseri viventi sulla terra. C’era però un aspetto che non mi convinceva completamente: la cottura del pane. Avendo in laboratorio un forno professionale sono abituato a prestazioni di cottura molto buone e siccome la cottura è una parte importante del processo di panificazione so quanto può influire sulla riuscita di un buon pane. Alla Lenticchia si cuoceva in un forno a gas da cucina, il pane non si riusciva a cuocere in maniera ottimale e il numero di pani prodotti durante il laboratorio era superiore alle possibilità di lavoro del forno di cottura: è anche successo che costretto a fare un lavoro per cui non era adatto si spegnesse a metà cottura.

Fare il pane è una cosa semplice, strettamente collegata alla terra, e profondamente legata anche al sentire dell’umanità: il pane è uno dei primi cibi che abbiamo trasformato per nutrirci. Prepararlo, appartiene quasi al nostro istinto. È questo uno dei concetti principali che cerco di trasmettere alle persone che partecipano ai laboratori.

Nascono i nostri laboratori

All'interno del cuore pulsante della nostra attività, il forno.

Così presi la decisione di sospendere i laboratori fino a quando, con grande gioia, mi balenò in testa la malsana idea di provare ad organizzare qualcosa nel nostro laboratorio. Avrei avuto certamente avuto a disposizione un forno adatto alla cottura del pane, inoltre sapevo bene come portarlo a temperatura, quanta legna mettere, per quanto tempo avrei dovuto tenere il pane in forno; avrei avuto a disposizione tutto il necessario senza dover prendere e spostare nulla dal laboratorio, le persone avrebbero potuto conoscere direttamente il cuore della nostra attività e vivere un’esperienza particolare. Nella mia mente era chiaro che i vantaggi erano maggiori dei dubbi, così ho pensato che non potevo sbagliare e che questa nuova attività poteva diventare importante per me e per la nostra attività.

Quando, al primo tentativo, creai l’evento su facebook ricevetti prenotazioni in numero parecchio superiore alle mie aspettative e nel giro di qualche giorno raggiunsi il numero massimo di partecipanti, ma le richieste erano così tante da farmi fissare subito altre tre date. Tutto questo con un solo post sulla pagina facebook del forno.

Adesso, i laboratori sono la regola: ce n’è sempre qualcuno pronto, ce n’è sempre qualcuno di nuovo da fissare. Le sensazioni e le emozioni che provo durante i laboratori, quando cerco di trasmettere il nostro concetto di panificazione, sono molto belle e molto forti. Sono felice e grato per la possibilità di fare qualcosa che mi gratifica così tanto. Ne approfitto, ora e qui, per ringraziare tutte le persone che hanno scelto dedicato una piccola parte del loro tempo per partecipare a questa nostra iniziativa, e ringrazio anche tutti coloro che lo faranno in futuro.

I laboratori sono in continua evoluzione, del resto lo è il mio modo di fare e percepire il pane e lo sono tutti gli esseri viventi sulla terra.